Sono pochissimi I casi in
cui la X indica il punto dove scavare.
E se è vero che sotto la
generica X si trova il tesoro, quante possibilità ci sono che
addirittura l'iniziale di quello che state cercando rimpiazzi la X?
In uno scavo archeologico
queste condizioni non si verificheranno mai ma forse, per la storia
che voglio raccontarvi oggi, è più corretto dire mai più...
Facciamo un passo indietro
e diamo un occhiata ai giornali britannici di questi giorni e, per
gli appassionati di storia inglese, spicca una notizia su tutte.
Come dice la
BBC
in questi giorni a Leicester ci si aspetta che almeno 5000 persone
vengano a porgere omaggio alla salma di Re
Riccardo
III d'Inghilterra.
Detta così potrebbe non
sembrare una notizia eccelsa ma in realtà nasconde una storia che ha
dell'incredibile.
Per capire quanto
incredibile bisogna fare un altro passo indietro e di preciso al 22
Agosto del 1485...
Ci troviamo su Bosworth
Field e
oggi, su questo campo di battaglia, verrà scritto
l'ultimo capitolo della
Guerra
delle Due Rose ovvero la guerra civile che da anni insanguina la
gran Bretagna.
L'eterna sfida fra la Rosa
Rossa dei Lancaster con Enrico VII, pretendente al trovo e la Rosa
Bianca di York con Riccardo III, sovrano d'Inghilterra.
Le ragioni politiche alle
spalle di questa guerra civica sono molto complesse e non avrei tempo
di trattarle nel dettaglio in questo posto senza prolungarlo
eccessivamente e uscire dal soggetto del documentario di cui voglio
parlare.
Pertanto, con un piccolo
spoiler, veniamo al sodo.
Alla fine di questa
giornata Riccardo III ultimo re
Plantageneta,
cadrà in battaglia e al suo posto salirà al trono Enrico VII, primo
monarca della dinastia dei Tudor (non tutti lo sanno ma i Tudor sono
di origine Gallese).
Il corpo di Riccardo verrà
sbrigativamente sepolto a Leicester, nel monastero di Grayfriars
Church e i Tudor saranno liberi di dominare per gli anni avvenire.
Negli anni Riccardo
III è stato spesso associato ad un sovrano malvagio e deforme,
capace di uccidere i suoi nipoti (uno dei quali era di dritto il
sovrano d'Inghilterra Edoardo
V).
Inoltre la
descrizione fatta da Shakespeare nel suo Riccardo III non ha certo
migliorato la situazione ma anzi ha accresciuto la percezione di
sovrano malvagio e pertanto giustamente rimosso dal trono.
In realtà questa
immagine era frutto di una campagna mediatica dei Tudor.
Tuttavia tornando ai
giorni nostri bisogna dire che molti sono gli inglesi che negli anni
hanno voluto riabilitare la figura Riccardo III come un monarca in
cui il popolo si rispecchiava e non capace di aver commesso i crimini
a lui imputati.
Fra tutte spicca la
Richard III Society.
In questo gruppo i cui
membri sono sparsi in tutto il mondo, c'era una persona realmente
determinata nella sua missione:
Philippa
Langley segretaria della sezione Scozzese dell'associazione.
Dopo aver a lungo discusso
a lungo con il professor
John
Ashdown-Hill, esperto sulla storia di Riccardo III, hanno deciso
di ritrovare la tomba perduta del sovrano.
Infatti, per quelli che
non lo sanno, il piccolo monastero di Greyfriars a Leicester venne
chiuso e i suoi terreni venduti e dal 1485 ad oggi non resta più
nulla a ricordare ne la chiesa ne tanto meno il luogo della sepoltura
del sovrano.
Speculazioni sulla fine
dei resti del monarca si sono susseguite negli anni.
Si diceva che i resti
fossero stati gettati in un fiume o che il corpo fosse addirittura
stato cremato. Altri indizi suggerivano invece che la tomba
all'interno di Greyfriars fosse stata anche visibile per alcuni
secoli prima che l'espansione della città andasse ad intaccare i
terreni su cui sorgeva il monastero.
Su un ponte vicino a dove
si riteneva sorgesse Greyfriars, nel 1845 era stata pure messa una
targa in pietra che citava “Qui vicino giacciono le resta del
Sovrano Riccardo III ultimo dei Plantageneti”.
Philippa e John,
paragonando diverse mappe storiche della città di Leicester avevano
finalmente individuato l'area dove sorgeva il piccolo monastero e con
il supporto del comune e dell'università proposero una serie di
scavi atti a rintracciare il monastero e la possibile tomba perduta
del sovrano.
Purtroppo solo il 17% del
terreno sul quale sorgeva Greyfriars era ricercabile poiché il
restante 83% era ormai edificato da strutture.
Senza perdersi d'animo e
con una raccolta fondi di ben 13000 sterline fornite dalla Richard
III Society i lavori ebbero inizio con il patrocinio dell'università
e si concentrarono in una delle poche aree non edificate, presso il
parcheggio di uno degli uffici comunali.
Una peculiarità notata
durante il sopralluogo fu proprio che, in un punto ben specifico del
parcheggio si poteva intravedere una R bianca dipinta
chissà quanti anni prima e chissà per quale motivo.
Questo dettaglio davvero
strano diventerà per i ricercatori ancora più inusuale man mano che
gli scavi procedono e andranno a culminare, contro ogni probabilità
statistica nel successo del ritrovamento tanto agognato.
Potrei e vorrei davvero
andare avanti a parlare per ore e dirvi cosa accade e come ma
brucerei davvero le sorprese rimaste da raccontare e sul come sia
stato possibile identificare realmente i ritrovamenti.