Anzi a dirla tutta, dopo
Sentiments
degli Iceberg,
ho continuato per un bel po di tempo su quel genere.
Diverse sono state le
scoperte inerenti al genere ma una delle migliori è stata
sicuramente quella inerente alla produzione italiana.
Scopro che ci sono un
state un sacco di band e sembra, da quello che ho scoperto finora,
che il Prog Italiano la facesse da padrona sulla scena
musicale di quegli anni.
È possibile andare su
Youtube passare di album in album e restare per ore ad ascoltare
sonorità di 40 anni fa che non stonano minimamente nel contesto
odierno.
Anzi, dal punto di vista
delle tematiche, si potrebbe dire che sono senza tempo ed attuali.
Proprio a riguardo mi ha
colpito l'album Inferno
dei Metamorfosi.
La band romana, nata dei
primi anni settanta, affronta con creatività il tema dell'inferno
Dantesco adattandolo sagacemente agli esempi della natura umana
attuali.
La voce profonda del
cantante Davide Spitaleri permette di dare un tono ancora più cupo
all'intera opera esaltando diversi stati d'animo nei vari brani.
Il terrore in brani come
Caronte o il tono di accusa in Razzisti sono solo due
esempi.
Curioso anche il gioco di
sintetizzatore negli inni nazionali americano e sovietico verso la
fine dell'album.
Nel complesso un opera che
merita di essere ascoltata e riascoltata per poterla apprezzare a
fondo e scoprire tutte le connessioni attuali in essa racchiuse.