"On
the road again, just can't wait to be on the road again..." Così
comincia la celeberrima canzone di Willie
Nelson.
Ebbene,
quando stamattina mi scervellavo su come poter chiamare questa
sezione del mio blog dedicata ai viaggi, avevo mille idee in testa.
Dalle
più banali tipo "Viaggi" a quelle più sfiziose tipo
“Passaporto, prego!”.
Tuttavia
la realtà sta nel fatto che personalmente adoro genuinamente i
viaggi su ruote.
La
macchina, per me, è il mezzo per eccellenza per viaggiare.
Ti
permette di cambiare itinerario molto rapidamente e basta un cartello
con una deviazione intrigante a farmi cambiare rotta e deviare dal
percorso stabilito sia per pochi minuti, che per ore intere.
Quando
mi sono trasferito all'estero la mia auto mi mancava forse ancora più
di tante altre cose materiali come computer o televisione (ambedue
assenti nel mio primo appartamento).
Infatti
solo pochi mesi dopo essermi trasferito, tornai in Italia e mi
ripresi la mia fedele compagna di viaggio, una Lancia Y, per portarla
con me verso nuovi orizzonti.
Ero
felicissimo perché ogni week non vedevo l'ora di mettermi al volante
e macinare chilometri per scoprire nuovi posti.
La
sera prima guardando una mappa del paese dove mi trovo e sceglievo la
strada, non la città.
Quello
che avrei trovato lungo quel percorso era la mia ricompensa per la
mia scelta.
Io
vivo sempre il viaggio come una esperienza di vita.
Infatti
non importa che sia all'estero o nel paese dove risiedo.
Non
importa nemmeno che sia per una settimana o per un giorno.
Alle
volte infatti basta davvero poco per viaggiare.
Basta
pensare alla strada che facciamo tutti i giorni per andare al lavoro,
pigramente e con la meccanica abitudine della routine.
Basta
accorgersi di quel bivio, quella deviazione che diamo sempre per
scontata, e finalmente decidere di prenderla anche solo per scoprire
dove finisce la strada.
E
così facendo si scopre che la strada non finisce mai.
Si
scopre che non riusciremo mai a vedere tutto questo magnifico pianeta
e ad essere cittadini del mondo al 100%.
Ma lo
scopo del viaggio è comunque valido e non bisogna smettere mai di
essere curiosi.
La
curiosità serve a noi per scoprire nuovi posti e nuove realtà e
cambiare i nostri punti di vista.
Nel
viaggio sono i posti a farla da protagonisti e a modellare la nostra
anima giocando con le nostre emozioni e paure.
Concludo
con una frase che riassume molto bene la mia sensazione al ritorno da
un viaggio, quando ho portato a casa una nuova esperienza e sono
inevitabilmente cambiato.
Non
c’è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato
venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita.
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