È una notte buia senza
stelle.
Guardando in alto, in
lontananza, si vedono ancora i lampi del temporale che ha da poco
inzuppato Milano lasciando cadere anche qualche chicco di grandine.
La serata passata nel
grande capoluogo lombardo è stata strana e diversa dalle solite,
passata in un ambiente non mio che non capisco e che non son sicuro
di voler capire: una galleria d'arte.
Non so davvero cosa
pensare perché mi sono sentito in un certo senso escluso e anche un
po' ignorante nei confronti di una categoria di persone poliedrica
che non so nemmeno come qualificare.
Mi sentivo non vestito “a
modo” come gli altri e non sapevo cosa dire come se all'improvviso
tutte le mie passioni, punti di vista e hobby valessero quanto una
vecchia barzelletta di Gino Bramieri alla quale ridi a denti stretti
per non mancare di rispetto a chi la racconta.
Tuttavia il sentimento più
forte che porto nel cuore è il mix di emozioni che vanno
dall'invidia alla stima che in questo momento nutro verso i miei
compagni di viaggio.
Sono sbalordito perché
passano gli anni ma non cessano mai di stupirmi.
Grazie a loro non ho
bisogno di fingere di essere cosa non sono poiché mi leggono come un
libro aperto
Ora che la mezzanotte è
passata da un po' e stiamo lasciando l'evento a cui siamo stati
invitati ci scambiamo punti di vista e inevitabilmente qualche
battuta allieta i discorsi che man mano si fanno più radi come le
luci della città che si fanno via via più lontane dietro di noi
Abbiamo appena imboccato
l'A7 dal casello di Assago e sul grande rettilineo che punta a sud in
direzione Genova ci sono solo le luci rosse di un pugno di macchine
in lontananza.
Le ultime parole si
spengono e si accende la radio che inevitabilmente io vado ad
indirizzare su Radio Capital.
Manco farlo apposta la
prima parola che percepisco dalla voce dello speaker è “... con
l'inconfondibile gonnellino scozzese...”.
Lollo mi guarda
sorridendo.
Istintivamente alzo il
volume e dopo poco parte un assolo di chitarra.
È un rock-blues che calza
a pennello con tutto quello che abbiamo nel cuore mentre la macchina
macina chilometri salutando con le sue luci una dopo l'altra le
strisce bianche che volano sotto di noi.
In breve la canzone riesce
a sincronizzare alla perfezione quello che abbiamo dentro a quello
che vediamo fuori e raggiungiamo quello stato di estasi che ti fa
sentire in pace col mondo e soprattutto senza una briciola di paura
per il domani, non importa quanto incerto possa essere.
Questi momenti li vorresti
far durare una vita o meglio ancora poterli salvare per i momenti
difficili così da farne ricorso come una pozione magica e far
sparire i demoni della vita che ogni tanto ci fanno visita.
Non importa più quello
che pensavo di me in questa sera strana perché è giunto inaspettato
un momento di cui far tesoro.
Quegli istanti in cui la
compagnia giusta, la notte nera come la pece, la macchina che
viaggia, la strada giusta e la musica che ti accarezza il cuore ti
fanno rifiorire con un fiore nuov, diverso anche se il vaso rimane lo
stesso.
In questo contesto ho
trovato la nuova chicca da aggiungere al mio Negozio di Dischi.
Il nuovo acquisto
è King King con la
canzone You Stopped The Rain.
Non vi resta che trovare
gli altri ingredienti e avrete anche voi il vostro mix per la notte
da ricordare...
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