sabato 25 ottobre 2014

E ora dove andiamo? (2011)

Immaginate per un attimo un paesino sperduto in mezzo al nulla in un paese di terra brulla e sassi come il Libano.
Immaginate ora che i loro abitanti vivano lontani da tutto e da tutti quasi come se fossero dimenticati dal resto del mondo e non sappiano nemmeno cosa stia succedendo attorno a loro.
Aggiungete uno dei grandi contrasti dei giorni nostri; quello religioso fra cristiani e mussulmani.
Ecco, questa è la ricetta per il film “E ora dove andiamo?”.
Il film per la maggior parte ironico e a tratti tragico, rappresenta uno spaccato della coesistenza di diverse tipologie di persone con diversi usi e costumi che si spartiscono un cumulo di vecchie case in un piccolissimo centro abitato ai cui estremi ci sono una moschea e una chiesa.
Un imam e un prete.
A tratti si potrebbe pensare che sia un remake di Don Camillo ma a scontrarsi qui non sono il due uomini di fede ma le persone.
La pellicola della Labaki è un grande “E Se....?” che indaga su come possano gli uomini coesistere in poco spazio e con punti di vista diversi su quasi ogni cosa.
Il film merita di essere visto perché lascia un un importante quesito sospeso nella mente di chi lo guarda e porta a pensare se davvero vale la pena, a volte prendersela tanto a cuore per qualcosa se poi, comunque, ci resta sempre lo stesso mondo da spartire.
Il messaggio non è solo religioso ma va letto in chiave più ampia domandandosi se le discussioni che nascono ogni giorno sulle differenze tra noi e chi ci sta di fronte, non possano essere un pretesto per prevaricare sul prossimo più che una reale necessità di sopravvivenza.

Personalmente, alla fine del film quando si materializza il significato del titolo, ho pensato, come credo faranno tutti quelli che lo vedranno, alle parole di John Lennon nella canzone Imagine.

Immagina che non esista il paradiso, niente inferno sotto di noi e sopra di noi solo il cielo
Immagina che non esistano i paesi, niente per cui uccidere e morire e nemmeno nessuna religione

Un ultima nota personale.
Non so chi abbia inventato le donne e non voglio dare a loro un origine divina se no il principio di questo film decade.
Tuttavia per fortuna esistono!

In conclusione chiedo a chiunque legge il mio Blog di prendersi una sera rilassante, fare spazio nella propria mente e fare un bell'esercizio morale con questo film.



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